Il bulgur: cos’è e come si cucina?

Quando si parla di alimentazione, le prime cose che vengono in mente sono le raccomandazioni degli esperti: “mangia con moderazione un po’ di tutto” oppure “cambia il menù a tavola, è fondamentale per l’organismo”. Scommetto che avrai sentito pronunciare anche tu queste parole, e quindi saprai bene quanto sperimentare e variare la nostra alimentazione sia un toccasana per il nostro benessere fisico.

Oggi non possiamo dire di non avere scelta: in quasi tutti i supermercati, è facile orientarsi tra sapori nuovi, alternative vegane o vegetariane e alimenti provenienti da altre tradizioni culturali. Tra queste, oggi voglio farti conoscere un alimento etnico che ormai non è poi così difficile reperire: il bulgur.

Conosci la storia del bulgur?

Originario della Turchia, il significato del nome bulgur è “orzo bollito” (in italiano “grano spezzato”). Infatti, il bulgur è un frumento germogliato che si presenta come un insieme di chicchi di grano duro dalla forma irregolare e, per intenderci, più grandi di quelli del Couscous. Si tratta quindi di un cereale integrale e si ottiene dopo un lungo processo di lavorazione: il grano, lavato e setacciato, viene fatto cuocere al vapore, per poi essere essiccato e tagliato in piccoli pezzetti.  Esistono diverse tipologie di bulgur (che è noto anche con le varianti bulghur e bulghul), quali il bulgur di farro o di kamut; si può trovare in pezzature più fini e più grandi, che si adattano diversamente a seconda dei tipi di piatti.

Il bulgur ha una storia antichissima, che nasce e si diffonde in Medio Oriente. Già più di 4000 anni fa, infatti, veniva utilizzato da babilonesi, ittiti e popolazioni ebraiche. Nel 1000 a.c, arabi, israeliani e romano usavano consumare grano essiccato e poi cotto. Intorno al 2800 a.C, l’imperatore cinese Shen Nung lo dichiarò una delle cinque colture sacre insieme al riso, il miglio, l’orzo e la soia. Il consumo del bulgur è citato anche nella Bibbia: è sempre stato un alimento prezioso per le popolazioni antiche, la tradizione vuole che sia stato sempre utilizzato soprattutto nelle zone rurali e che la sua preparazione veniva effettuata nel periodo autunnale.

Le proprietà del bulgur

Abbiamo parlato del processo di lavorazione del bulgur, ora scopriamo perché le sue caratteristiche, che ricalcano quelle del frumento integrale, sono preziose per chi tiene alla propria salute e al proprio benessere.

Tra le numerose proprietà, eccone alcune:

  • È altamente digeribile
  • Previene l’Alzheimer e abbassa il colesterolo
  • Ha un’azione benefica per l’intestino grazie alla sua buona dose di fibre
  • È un alimento ricco di vitamina B e sali minerali
  • È antiossidante
  • Aiuta a dimagrire: è un cibo privo di grassi e con un alto potere saziante.

Con tutte queste proprietà nutritive, il bulgur è adatto proprio a tutti: puoi cucinarlo per una cena in famiglia o per i pranzi veloci con gli amici, ma soprattutto è indicato per le donne in gravidanza o per i bambini in via di sviluppo. Infatti, stiamo parlando di un alimento estremamente ricco di folati e di vitamina B, importanti per la crescita dei bambini e per il corretto sviluppo del feto.

Non è necessario essere degli esperti ai fornelli, prepararlo è davvero semplice!

La preparazione del bulgur non è difficile ma prevede alcune accortezze. La prima operazione da compiere è metterlo in ammollo in acqua tiepida per fa reidratare i chicchi di frumento che sono stati essiccati; sono sufficienti 20-30 minuti, dopodiché si può passare alla cottura.

Successivamente, bisogna versare in una pentola una quantità di acqua pari al doppio del volume del bulgur (ad esempio due tazze di acqua per ogni tazza di bulgur), aggiungere il bulgur quando l’acqua bolle e lasciar cuocere per circa 15 minuti. Trascorso il tempo indicato, il bulgur va lasciato ancora nell’acqua di cottura per una decina di minuti affinché possa aumentare il volume.

La forza del bulgur è la sua versatilità

Una delle caratteristiche che rende il bulgur davvero speciale e adatto a tutti è la sua versatilità, ovvero la capacità di mescolarsi e amalgamarsi con tanti alimenti diversi . Per questo, esistono molte ricette, sia originali che rivisitazioni adattate alla cucina nostrana. Il bulgur può essere preparato con il metodo pilaf, come il riso, con acqua o con brodo ad esempio, oppure con i legumi, terminando la cottura insieme a questi.

Ma se vuoi seguire la tradizione, ecco alcune delle ricette più famose:

  • Taboulé: basta aggiungere al bulgur cotto pomodorini tagliati a cubetti e sottili fettine di cipolla, poi aggiungere prezzemolo, menta tritata, succo di limone, semi di cumino pestati e infine olio d’oliva.
  • Zuppe (calde e fredde) e minestre
  • Quibe: sono delle palline di impasto di bulgur ripiene di carne aromatizzata o, come fanno in Brasile, di formaggio fuso. Possono essere servite crude, fritte, lesse o in brodo

Voglio darti un altro consiglio culinario che sono sicura non ti deluderà: per quando sei in ufficio o vuoi prepararti un pasto veloce prima di fare attività fisica, prepara il bulgur come se fosse un’insalata. Basta aggiungere verdure tagliate finemente con un po’ di olio e il prezzemolo.

Con Martino, puoi gustarti un bulgur 100% italiano!

Ci conosci bene ormai, e sai quanto Martino tenga alla genuinità e alla naturalezza dei suoi prodotti. Per noi è fondamentale portare avanti la tradizione dell’azienda, che si tramanda di generazione in generazione, ma stare al passo con le nuove tendenze e i gusti dei nostri clienti.

Per questo, abbiamo sviluppato numerose proposte in costante aggiornamento: oltre ai Couscous biologici, integrali e vegani, tra i prodotti 100% italiani c’è anche il Bulgur. Precotto a vapore e sminuzzato, il bulgur Martino è prodotto con cereali di prima qualità privi di qualsiasi sostanza chimica.

Il bulgur Martino è diverso dagli altri, è ancora più leggero, sano e nutriente.

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